Avere un’attività imprenditoriale significa dover scrivere tutti i giorni. Ci sono le mail cui rispondere, la comunicazione e il personal branding da curare (le foto e i video carini, da soli, non bastano), i nuovi progetti da stendere, allestire e realizzare, i post del blog e le newsletter da preparare.
E se la tua idea imprenditoriale si basa sul blog – cioè se vuoi che il blog diventi la tua fonte di guadagno – devi scrivere tantissimo.
Tutti abbiamo un’attitudine specifica alla scrittura. Se non la coltivi, se non diventa un’abitudine e la lasci relegata in un angolo, finirà come un fiume senz’acqua. Si disseccherà. Perciò… come fare a recuperarla, a ridarle linfa vitale? Coltivare la scrittura, nelle sue varie forme, dedicare del tempo assoluto a scrivere e a riflettere su come scrivi, sui progressi che fai, ad applicare nuove tecniche e nuove suggestioni è un’attività che si esercita tutti i giorni, con costanza. Però… c’è una tecnica (chiamiamola così, anche se per me è una filosofia di scrittura e di vita) che puoi provare subito.
Scrivere è un processo empirico. È vero che si applica tanta teoria quando scriviamo, non solo le conoscenze di grammatica, ma anche dei principi della comunicazione e della linguistica. Se te lo stai chiedendo, non sto al computer o con la penna in mano come l’Amleto di Shakespeare sta col teschio (e, già che ci sono, Amleto non tiene il teschio tra le mani quando pronuncia la celebre battuta «Essere o non essere…», perché i teschi compariranno solo nel quinto atto e non nel terzo) considerando quale applicare, tuttavia la mia riflessione su com’è il post, su cosa inserire e cosa tagliare, su come tu lo percepirai e interpreterai la faccio sempre.
Per tornare a scrivere, il mio consiglio è di provare e riprovare. I latini dicevano «Nulla dies sine linea», una frase attribuita da Plinio al pittore greco Apelle, il quale non lasciava passare il giorno senza essersi esercitato almeno un po’. Perciò, prendi carta e penna e, con molta semplicità, inizia. Di cosa vuoi parlare? Quali punti del tema o argomento del tuo post o contributo vuoi toccare? Se è da tanto che non scrivi, limitati a tre o quattro punti. Temi gli strali del motore di ricerca per il tuo blog? Per adesso non preoccuparti di SEO, ranking e quant’altro. Scrivi la tua prima idea, il cosa pensi di un certo argomento. Vai avanti per capoversi e paragrafi. Rileggili uno ad uno e poi tutto il testo nel suo insieme e, senza paura, senza apprensione, pubblicalo.
Scrivi anche se ti sembra un disastro. Non arrenderti e non rinunciare. Non voler subito scrivere post chilometrici. Il panico da pagina bianca, prima o poi, colpisce tutti. Si supera pensando che… è fisiologico e anche utile: ti impedisce di darti per vinto o vinta, ti aiuta a dare il meglio di te.
Il panico da pagina bianca cela il timore di non saper scrivere bene o di non saper cosa dire. Il primo timore si supera esercitandosi, a poco a poco e poi sempre di più, il secondo, allenandoti a mettere per iscritto le tue opinioni, le tue riflessioni, imparando qual è il metodo giusto per te e quali punti di vista vuoi sostenere.