«Quando l’obiettivo ti sembrerà troppo difficile, non cambiarlo; cerca una nuova strada per raggiungerlo». È una massima di Confucio, il maestro del pensiero cinese nato nel 551 a.C. nel periodo delle primavere e degli autunni.
Quando un obiettivo ci sembra troppo difficile da raggiungere, o troppo distante, il pensiero di modificarlo, di ridimensionarlo, di trovarne un altro è veloce ad affacciarsi alla mente. Poter modificare l’obiettivo appare un’idea rassicurante, ci protegge da quello che potrebbe rivelarsi un fallimento (dai fallimenti si impara tantissimo, prima di tutto che molto spesso non lo sono), ci permette di gestire insicurezza e rischi. In sintesi sembra una soluzione perfetta.
Che cos’è un obiettivo? Dal latino obiectivum, «cosa posta davanti». Nel business, è ciò che TU poni davanti a te. È il tuo sogno imprenditoriale, i desideri che vuoi esaudire per te e per gli altri (i tuoi clienti e il mondo in cui vivi). Sono i traguardi da tagliare, per cui vale la pena lottare. Sono i fini, gli scopi, generali e particolari, che con la tua attività ti sei proposti. È l’esito sperato e atteso da una strategia, un risultato cui ambisci. È una meta da conquistare. Un tuo proposito. L’obiettivo ti spinge a prendere decisioni, a perseguire le tue aspirazioni, a cercare, in ogni modo, la tua riuscita. Dirige le tue azioni.
Se l’obiettivo è tuo davvero, quella spinta propulsiva e quel metterti in cammino che ti conducono lontano sono totalizzanti. E come nelle rotte nautiche intervengono dei fatti, degli eventi che non si possono sempre prevedere né, tantomeno, controllare, anche per ciò che tu vuoi accade che vi siano delle difficoltà. Ciò non significa che rinuncerai, ma che continuerai a tracciare la tua rotta, quella che ti porta da dove sei ora, in questo momento, a dove desideri arrivare. Non pensare che sarà una linea retta, conoscerà spostamenti e variazioni. Ma se l’abbandoni non arriverai mai.