Menu Chiudi

Il blog personale è morto? Ha ancora senso aprirne uno?

Ciclicamente compare la notizia che il blog è morto (ne ho parlato anche qui qualche tempo fa) e che, quindi, non ha più senso oggi crearne uno. Intorno al blogging spesso si alza il vento del pessimismo, ma, come puoi immaginare, alla domanda se conviene ancora creare un blog personale oppure no, se vale la pena spendere impegno e tempo per questo, la mia risposta è chiara: sì!

Il blog personale è una forma e un luogo di comunicazione. Lo paragono spesso a una casa: perché è lo spazio in cui esprimi te. Racconta di te e ti permette di entrare in contatto, conoscere e interagire con persone che sono interessate a ciò che tu scrivi.
È perciò uno strumento di personal branding e un asset di business. Al secondo aspetto dedicherò un post a parte. Per quanto riguarda il primo, invece, parto dalla mia definizione di personal brand. Il personal brand è l’immagine della tua identità personale, quella che comunichi all’esterno, agli altri. Ecco perché un blog è davvero importante: nel blog sei tu. E i tuoi potenziali clienti lì ti conoscono davvero per la prima volta.
Molto spesso il personal branding viene definito l’arte di vendere sé stessi o quello che altre persone dicono di te in tua assenza (che altro non è che una forma di creazione -o… distruzione – della tua reputazione e un fattore su cui si basa il passaparola). Il personal branding è, invece, la maniera con cui comunichiamo noi stessi, la nostra visione del mondo e del business che abbiamo creato e i nostri valori, mostriamo le nostre capacità, ciò che sappiamo fare, con autorevolezza, e intercettiamo (sì, proprio come fa la retta intercetta col piano cartesiano) le persone che ci apprezzano e hanno bisogno di noi.

Il blog, quindi, è la tua reggia, il posto in cui la tua platea di lettori e, tra questi, i futuri clienti, ti conosce e ti stima. È il luogo in cui può consultare la tua offerta e comprenderne il valore, rendersi conto della tua differenza rispetto ai tuoi concorrenti, convincersi della bontà del tuo modo di lavorare, e, soprattutto, reperire tutte le indicazioni per trovarti e raggiungerti (via mail, telefono o attraverso il modulo di contatti).

Il blog, quindi, è come entri nel cuore dei tuoi lettori e vi rimani. Perché è questo che, poi, li porta ad acquistare i tuoi prodotti e servizi: perché ti apprezzano, hanno fiducia in te e vogliono proprio te e ciò che fai e produci.

Aprire un blog oggi è ancora una scelta intelligente e viva. È una strategia pressoché senza scadenza – dura tanto quanto la vita del blog – che, ben progettata, dà frutti eccellenti.

Semmai la domanda da porsi è: tutti possono aprire un blog personale? La mia risposta è che lo possono creare tutti coloro che hanno un messaggio, una passione di cui vogliono raccontare, un argomento a cuore di cui trattare e che hanno entusiasmo, motivazione, tenacia e amano scrivere.

Hai un’attività basata sulla presenza online e non sai se, al sito, aggiungere il blog? In questo caso, il mio consiglio è, lo avrai capito, di creare o farti creare un sito con blog. Per blog, lo preciso, non intendo una landing page, una pagina di vendita o di presentazione di un prodotto né un accessorio ad altri strumenti online. Intendo un blog coi fiocchi. Un sito senza blog sarebbe molto povero e, in più, le persone, curiose di conoscerti e leggerti, che troverebbero?

Ci sono però alcune condizioni da tenere presenti per aprire un blog. Non è più il tempo delle piattaforme gratuite, che hanno avuto il loro successo e conosciuto la loro fortuna grazie all’elevato costo dei siti in passato. È il tempo dei blog personali che scelgono un buon CMS (io uso su tutti e 4 i miei blog WordPress, perché è semplice da usare e offre tantissime possibilità di personalizzazione – per dirla all’inglese, di customization) e che si appoggiano a piattaforme di self-hosting. Gestire un blog in autonomia richiede conoscenze tecniche e di manutenzione (con un buon hosting, però, almeno una parte di queste ultime sarà già messa in pratica dal provider senza dover intervenire, grazie a una serie di strumenti messi a disposizione) e alcune fondamentali conoscenze di SEO. Richiede una strategia di comunicazione ben definita in un Piano Editoriale (cui dedico una parte del percorso per blogger, L’arte dei piccoli grandi passi, la cui descrizione la puoi trovare in fondo a questa pagina).

Il blog è un impegno, ma ne vale la pena.


Immagine in evidenza: foto spettacolare di Han Chenxu

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *